







Ogni nuovo anno porta con sé tanti buoni propositi. Ma in tema di sostenibilità e ambiente, in questo 2018, avremo davvero più bisogno di progetti e azioni concrete. L’anno davanti a noi si presenta infatti ricco di sfide che non paiono più prorogabili. Fortunatamente non mancano le opportunità per limitare gli sprechi e i comportamenti sbagliati.
Piccoli gesti e grandi scelte collettive sui temi ambientali
Mentre si discute animatamente sulla questione dei sacchetti biodegradabili a pagamento il clima mostra segni di squilibrio sempre maggiori. Nel Regno Unito alcuni parlamentari hanno proposto una tassa di 25 pence su ogni bicchiere. Solo in Inghilterra ogni minuto ne vengono buttati via circa 500, e solo lo 0.25% viene riciclato.
Al miglioramento del nostro impatto ambientale sul pianeta contribuiscono i piccoli comportamenti individuali come le grandi scelte collettive. Dei passi avanti in tema di sostenibilità ambientale, economia circolare e gestione dei rifiuti sono stati fatti grazie alla spinta dei nuovi pacchetti di direttive europee. Ma anche da una spinta virtuosa di privati e aziende alla ricerca di maggiore risparmio ed efficienza. Vediamo quali sono le principali sfide green che ci troveremo ad affrontare nei mesi a venire.

Mobilità e inquinamento
Quello dell’inquinamento atmosferico è senza dubbio uno dei temi che ci tocca in modo più immediato e diretto. L’inquinamento dell’aria e la congestione del traffico impongono di rivedere la nostra mobilità urbana e non solo. Zone libere da traffico, investimenti in trasporto pubblico, sharing mobility, auto meno inquinanti. Le carte in tavola sono molte, ma in questo campo il nostro paese continua ad essere fanalino di coda. Forse è proprio da qui che dobbiamo partire!
Raccolta differenziata e il riciclo
Sui temi di raccolta differenziata e riciclo fortunatamente il nostro paese presenta dati in crescita. Il target europeo del 45% della raccolta Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) è ampiamente raggiunto e superato in mote regioni italiane. Non mancano le ricadute in ambito occupazionale, quello dei rifiuti è oramai un settore industriale che conta oltre 6.000 imprese (+10% rispetto al 2008) con circa 155 mila addetti. L’obiettivo della raccolta Raee aumenterà notevolmente dal 1 gennaio 2019 passando al 65%. Nel paese dei comuni ricicloni, ma in cui non mancano gli esempi negativi, questo è un target che possiamo e dobbiamo raggiungere.

Bioedilizia, verso una casa più sostenibile
Altra grande sfida dell’immediato futuro è una riconversione delle nostre case in chiave green e sostenibile. Intervenire anche solo su una percentuale di abitazioni del 20% porterebbe investimenti, risparmio sulle bollette e mancate emissioni di CO2 all’anno in misura di milioni di tonnellate (studi realizzati da The European House Ambrosetti, il Politecnico di Milano e Anci).
Sostituzione caldaia, pannelli solari, termostati intelligenti, illuminazione efficiente, cappotto termico e serramenti efficienti. Sono molti gli interventi mirati che possono migliorare l’impronta ambientale delle nostre abitazioni. Grazie agli incentivi questi investimenti privati possono portare a un risparmio diretto e a un guadagno per tutti. Il risparmio non è solo in bolletta, gli edifici riqualificati possono valere anche il 30% in più e garantire maggiore comfort e sicurezza.
Il ruolo delle aziende: sostenibilità ed efficienza energetica
Anche le aziende sono chiamate a fare la loro parte. Investire in ricerca e sviluppo, orientarsi su modelli di business più efficienti e riduzione dei costi energetici e dell’impatto ambientale. In fatto di sostenibilità le aziende possono lasciare il segno, investendo in sistemi che integrino le fonti energetiche rinnovabili. La digitalizzazione del settore energetico permetterà di sviluppare nuove competenze creando nuovi posti di lavoro e nuove opportunità.
Da questo punto di vista Sgambaro si presenta da sempre come una azienda all’avanguardia. Gli stabilimenti Sgambaro sono alimentati da energia da fonti rinnovabili. Per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2, Sgambaro investe sull’efficienza delle macchine e della filiera. Pasta Sgambaro può vantare un’impronta leggera, come dimostrato dalla certificazione EPD conseguita e dal progetto sull’analisi dell’impronta di carbonio sviluppato con il Ministero dell’Ambiente.
Il buon proposito per tutti deve essere quello di, arrivati alla fine di questo 2018, guardarsi indietro e poter dire: “ho fatto il possibile per rendere questo mondo un luogo migliore”.
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