É risaputo che chi ama cucinare esprime la sua creatività tra i fornelli. Abbinamenti sensoriali audaci, sperimentazioni ordinarie e continue novità gustative. Forse però, se pensiamo agli stranieri che approcciano la cucina italiana, la questione è diversa. Questo vale sia se parliamo di regole per cuocere la pasta stravolte e spacciate per ricette italiane sia per quanto riguarda il consumo dei piatti stessi.
Alcune tra le situazioni malauguratamente comuni sono l’ananas sopra alla pizza, il cappuccino alla fine dei pasti o la Caesar Salad come portata ampiamente diffusa nel Bel Paese.
Maltrattare la pasta
Tra i piatti più maltrattati al di fuori dell’Italia c’è proprio quello che rappresenta la nazione: la pasta.
Cuocere la pasta sembra un arduo procedimento per molti forestieri, ma anche le modalità di consumo lasciano a desiderare, proprio perché sembrano rispettare poco il piatto nazionale.
Per fare qualche esempio:
- Aggiungere il sale direttamente sulla pasta, una volta che questa viene scolata.
- Condire direttamente l’acqua con spezie varie, un po’ come si fa con i minestroni.
- Aggiungere il sugo versandolo freddo, dalla confezione, sopra la pasta.
- Consumare la pasta come contorno di altre pietanze, come risotto o carne.
- Grattugiare il cheddar sopra la pasta, come sostituto del grana o del parmigiano.
- Versare il ketchup sopra la pasta, come se fosse una sorta di salsa di condimento.
Queste sono solo alcune delle strampalate situazioni che alcune testimonianze italiane hanno riportato in patria. Non ci addentreremo oltre nelle specifiche stranezze a cui è sottoposta la portata, preferiamo invece fornire alcuni suggerimenti per cuocere la pasta, a coloro che si sono persi alcuni importanti passaggi.
5 suggerimenti per cuocere la pasta
Tra i procedimenti necessari a mettere in tavola un buon piatto di pasta, alcuni passaggi a volte vengono sottovalutati; proprio per questo abbiamo deciso di stilare le 5 regole per cucinare la pasta, quelle che, se stravolte, possono compromettere il risultato culinario.
- La pentola che viene utilizzata per la cottura deve essere riempita di acqua, ma quanta? Ad ogni etto di pasta che andrà versato dovrà corrisponde un litro di acqua.
- Il sale viene aggiunto solo una volta che l’acqua inizia a bollire, le quantità di sale utilizzabili variano solitamente dai 7 ai 10 grammi per ciascun etto di pasta che da lì a poco andrà versato.
- Un aspetto imprescindibile è che la pasta si butta solo una volta che l’acqua bolle. Regola per cucinare la pasta che non accetta mediazioni, compromessi o scusanti.
- Il tempo di cottura indicato nella confezione deve essere preso come valore di riferimento. In questo senso è preferibile scolare la pasta qualche secondo prima e scolarla al dente, poiché una volta fuori dall’acqua questa continua a cuocersi.
- L’acqua di cottura può essere tenuta da parte e riutilizzata nel momento in cui la pasta si asciuga troppo o anche come diluente del condimento, se questo è particolarmente concentrato.
Un piatto un po’ troppo scontato
Per gli italiani cuocere la pasta può risultare un procedimento abbastanza semplice, quasi dato per scontato; non bisogna però dimenticare che probabilmente questo è dovuto ad una cultura culinaria ed una tradizione fortemente radicata all’interno dell’ambiente familiare, tanto che non si può non saper fare la pasta, anche se a volte questo accade.
La pasta è un piatto versatile e ricco di varianti, come si potrà leggere in altri articoli nonostante questo però, per avere un risultato degno del suo nome e che porti onore alla sua origine è necessario seguire alcune procedure, per questo speriamo che le regole per cuocere la pasta siano state per voi utili suggerimenti.
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