

“Da sempre abbiamo a cuore il benessere delle persone. Molte delle nostre scelte, come acquistare solo grano duro italiano di cui conosciamo l’origine o puntare sul biologico, vanno proprio in questa direzione. Il benessere delle persone è anche strettamente legato alla salute del nostro pianeta e come azienda sentiamo la responsabilità di fare la nostra parte, mettendo l’ambiente al centro di tutte le nostre decisioni”.
Pierantonio Sgambaro
La responsabilità ambientale è sempre stata un pilastro della nostra storia, per questo oggi siamo pronti a una nuova, bellissima sfida: diventare organizzazione climate positive entro il 2030, ossia un’azienda che genera un impatto positivo sull’ambiente, capace di sottrarre all’atmosfera più anidride carbonica di quanta ne rilascia con la propria attività. Lasciare alle generazioni future un mondo migliore di come lo abbiamo trovato non è un’utopia se tutti – grandi, medie e piccole aziende – partecipiamo al cambiamento.
Una strada intrapresa 20 anni fa.
Da oltre 20 anni abbiamo scelto grano duro 100% italiano: una decisione che, oltre ad assicurare un diretto controllo di filiera, elimina l’impatto dei trasporti internazionali della materia prima. L’integrazione del nostro molino con il pastificio in un unico stabilimento, alimentato con sola energia da fonti rinnovabili, azzera gli spostamenti fra siti produttivi e precisi accordi con le società di logistica ci garantiscono consegne sempre a carico pieno.
Le iniziative di compensazione ad oggi.
Dal 2011 siamo partner di WOWnature, iniziativa che promuove la crescita di nuovi alberi nelle zone urbane e in aree soggette a desertificazione o colpite da calamità naturali e il sostegno di boschi adulti. Abbiamo partecipato alla creazione di 2,5 ettari di bosco perpetuo, certificato FSC, a Carmignano di Brenta (Padova): oggi Bosco Limite ospita 2.300 alberi di 15 specie diverse, selezionate per ricreare l’ambiente tipico della foresta della Pianura Padana. Abbiamo anche adottato 600 ettari di boschi, tra le provincie di Vicenza e Belluno, e contribuiamo al progetto Blue Valley per la tutela del prezioso ecosistema della laguna veneta.
Alzare l’asticella e dare più di quello che prendiamo.
L’esperienza di Bosco Limite ha segnato l’avvio della nostra collaborazione con ETIFOR, sfociata nel progetto “The Climate Positive Pasta”. ETIFOR è uno spin-off dell’Università di Padova e offre servizi di consulenza, ricerca e formazione per gestire e valorizzare le risorse forestali e naturali. Affianca enti e aziende che non si accontentano di ridurre al minimo le emissioni di CO2 e di compensarne la produzione – arrivando così alla “climate neutrality” – ma sono pronte ad alzare l’asticella e generare un impatto positivo sull’ambiente, contrastando gli effetti di quella che gli scienziati definiscono “crisi climatica”.
Diventare organizzazione climate positive è un processo impegnativo e richiede un piano strutturato e di lungo periodo, con chiari step e obiettivi da conseguire di anno in anno. ETIFOR ha sviluppo l’approccio MARC che ottimizza ogni singola fase del percorso di responsabilità ambientale. Il MARC si applica a tutti i processi della nostra attività lungo il ciclo di vita della nostra pasta: ne misura gli impatti in termini di anidride carbonica (Measure); individua le azioni per evitarli o ridurli (Avoid); identifica i rischi climatici e le pratiche per limitarli (Risks). Inoltre ci assiste nella selezione dei migliori progetti a cui aderire al fine di catturare e stoccare maggiore CO2 di quanto emessa, mettendo a disposizione i propri canali per dare visibilità agli obiettivi raggiunti (Communicate).
La nostra azienda vanta un basso impatto ambientale e quindi arrivare alla completa compensazione sarà il primo passo. “Per misurare l’impronta ecologica di Sgambaro abbiamo utilizzato il metodo LCA – Life Cycle Assistance – che, oltre alle emissioni di CO2, considera anche altri impatti come l’uso delle risorse idriche o la creazione di PM10”, spiega Lucio Brotto, socio fondatore di ETIFOR. “Abbiamo stimato che per produrre e distribuire la propria pasta Sgambaro genera ogni anno 4.500 tonnellate di anidride carbonica, pari alle emissioni annuali di 900 cittadini italiani: un dato che riflette le azioni virtuose intraprese dal pastificio negli ultimi dieci anni e rappresenta un buon punto di partenza per il percorso climate positive”.
I prossimi passi.
L’obiettivo 2020 è catturare e conservare 2.500 tonnellate di CO2, aderendo a tre dei progetti di WOWnature che verranno completati nella seconda metà dell’anno: due di piantumazione di 1.000 alberi presso il Parco Nord di Milano e lungo la nuova Ciclovia Treviso-Vicenza, e uno di miglioramento e ripristino delle foreste di Enego colpite dalla tempesta Vaia nel 2018.
Poi sarà grandioso raggiungere e superare l’impatto zero e iniziare a regalare al nostro pianeta più ossigeno di quanto ci offre ogni giorno.
Vogliamo essere la prima pasta buona e sana tanto per le persone quanto per il pianeta.
Per commentare devi accettare i cookie di profilazione. Modifica le tue preferenze sui cookie