







Di dieta mediterranea se ne parla molto, tanti la seguono: ma abbiamo ben chiaro di cosa si tratta? Il termine dieta è improprio, più che di un vero e proprio programma dietetico si tratta di uno stile alimentare fatto di regole e di abitudini ispirate alla tradizione mediterranea. Fu scoperta da Ancel Keys intorno al 1950, un nutrizionista americano che si accorse che le popolazioni che abitavano il bacino mediterraneo erano meno soggette ad alcune patologie rispetto agli statunitensi.
Da questa osservazione si sviluppò l’ipotesi che la dieta mediterranea fosse in grado di aumentare la longevità di chi la seguiva. Quando parliamo di dieta mediterranea parliamo quindi di un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi ad esempio in Italia, Spagna, Grecia e Marocco. È uno stile alimentare che si basa su alimenti tradizionalmente consumati in questi paesi in una proporzione che privilegia cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva (grasso insaturo), rispetto ad un più raro uso di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso, dolci.
Ho voluto capire meglio e andare ad approfondire il discorso con il nutrizionista Sacha Sorrentino del centro IMBIO di Milano. Esperto soprattutto di intolleranze e di regimi alimentari legati agli sportivi, ha accettato di rispondere ad alcune mie domande.

Quali sono i principi della dieta mediterranea?
Si tratta di uno stile di vita alimentare, di un programma, di regole e di abitudini ispirate alla tradizione mediterranea. Se il concetto calorico passa in secondo piano non possiamo affermare lo stesso per la scelta degli alimenti. È infatti consigliato preferire il consumo delle proteine vegetali rispetto a quelle animali, di ridurre i grassi cattivi o saturi, a vantaggio di quelli buoni o insaturi, di preferire i carboidrati complessi, riducendo drasticamente quelli semplici.
Il benessere fisico ne trae vantaggio?
La ricchezza di frutta, verdura e di cibi non raffinati e di pesce azzurro permette di ottenere moltissimi antiossidanti, vitamine e omega 3. Queste sostanze contribuiscono ad esercitare un’azione protettiva per preservare il nostro organismo. Ci aiuta quindi a restare in forma, a restare giovani nel corpo e nella mente e a prevenire malattie a carico dell’apparato digerente e cardiocircolatorie.
È adatta a tutti?
Come tutte le diete, andrebbe consigliata da professionisti del settore, previa verifica di intolleranze e/o allergie.
Che ruolo diamo, in questo regime alimentare, alla pasta?
In un regime nutrizionale dove sono state escluse intolleranze, la pasta può tranquillamente essere alternata con gli altri carboidrati non raffinati. Il mio consiglio è anche in questo caso cercare di limitare farine 00 e raffinate, a vantaggio di grani antichi e poco lavorati per limitare il rischio di insulino resistenza e migliorare l’assorbimento intestinale.
Articolo a cura di Alessia Bianchi del blog Dolcezze di Nonna Papera

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